Le Grotte Marine rappresentano uno dei tesori più preziosi dell’intero Gargano. Nel tratto di costa tra Peschici, Vieste e Mattinata ce ne sono tantissime: vere e proprie grotte scavate nella roccia calcarea, ognuna con qualcosa di unico da mostrare. Portano nomi bizzarri così come le hanno battezzate gli antichi pescatori.

L’inarrestabile flusso marino e lo sferzare del vento hanno intagliato la costa garganica formando meravigliose cavità, archi naturali, insenature, falesie, imponenti faraglioni e grotte marine. Ogni grotta marina conserva un fascino unico e indimenticabile e ciascun nome ricorda la morfologia, le particolarità e la storia di ognuna di esse.

Le grotte marine sono circa una ventina. A scoprire la prima delle splendide Grotte Marine di Vieste e del Gargano fu, nel 1954, Michele Trimigno, padre di Graziano e nonno di Francesco e Michele, conosciuto oggi come lo scopritore delle Grotte Marine della costa tra Vieste e Baia delle Zagare.
Dopo pochi anni, nel 1963 a Pugnochiuso,  su incarico dell’ing. Enrico Mattei, inizia la costruzione del più famoso centro vacanze di Vieste, che darà una svolta decisiva all’economia del paese da agricola-pastorale a turistica. Le Grotte Marine di Vieste e del Gargano per la loro bellezza e la loro forma hanno ispirato i vecchi pescatori con i nomi più singolari e curiosi:
la Grotta campana grande che ha la forma di una mestosa campana alta 70 metri e ricoperta di muschio vellutato,
la Grotta dei contrabbandieri con doppia uscita che, una volta, agevolava la fuga dei contrabbandieri,
la Grotta delle rondini al cui interno hanno nidificato i simpatici pennuti,
la Grotta sfondata che è come un antico castello che il tempo ha demolito la parte superiore da dove i pini d’aleppo si specchiano nelle acque smeralde,
la Grotta due occhi caratterizzata da due piccole aperture scavate dalle onde del mare,
la Grotta smeralda in cui il mare e la luce si riflettono sulle pareti creando suggestivi effetti di colore,
la Grotta dei pomodori sulle cui pareti vi sono molluschi rossi a forma di pomodoro,
la Grotta delle sirene dove secondo la leggenda un tempo dimoravano le sirene.

Secondo le leggende, come quella di Pizzomunno, le grotte marine non sono altro che i ripari delle sirene: è qui che le spaventose figure dal canto ammaliatore imprigionavano con catene le giovani fanciulle di cui erano gelose.

Nella stagione estiva è possibile esplorare le grotte a bordo della Motobarca Desirèe con partenza dal Porto di Vieste sia di mattina che di pomeriggio, in cui potrete ammirare dal mare anche la Baia di San Felice col famoso “Architiello”, la Baia di Campi, i Faraglioni di Baia delle Zagare e le spiagge di Porto Greco, Vignanotica e Pugnochiuso. La costa del Gargano regalerà alla vostra vacanza dei ricordi indimenticabili e delle foto ineguagliabili!